L’Abitudine

L’Abitudine: Accordi

Intro:
RE      FA#m      SIm      SOLadd9
 Pa pa...

                     RE
E girano, girano gli uomini 
   
sopra la giostra del mondo
                          SOL
Come i valzer delle cameriere 
 
fra i tavolini alla fine del giorno
           LA      SIm
E girano mosconi e chiacchiere 
                       LA
nei saloni dei parrucchieri
                          SOL
Girano i tacchi delle signore 

a notte fonda sui marciapiedi
           LA                              SOL
E nei week-end, in processione nei supermercati
                       RE
Narcotizzati dalle occasioni, 

comprare ed essere comprati

(Comprare ed essere comprati)
        LA                          SOL
Ed io e te accarezzati da una gioia breve
                      SIm
E dal sorriso delle cassiere
                    LA
Soddisfatti o rimborsati, sommersi o salvati?

RE                              FA#m7
 Beato il cane al passo del padrone
                              SIm
E che è uno stupido per vocazione
                                SOL
E chi, siccome tiene un osso in bocca
      SOLm           RE
Non dirà la sua opinione
                           FA#m7
Beati tutti gli uomini per bene
                              SIm
Chi non sapeva e chi non vuol sapere
                      SOL        SOLm     RE
E chi ha confuso l'abitudine con la felicità
             FA#m            SIm             SOL
(Ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta)

  SOLm                RE
E girano, girano gli uomini
 
D'un dolceamaro girare in tondo, 
                         SOL
di vecchi amanti nelle balere
       
Come falene alla fine del giorno
           LA     SIm
E girano motori e femmine, 
                     LA
girano i cacciabombardieri

Mille caviglie, 
        SOL
mille tagliole intorno al pozzo dei desideri
           LA                              SOL
E nei week-end, in confessione nei supermercati
                           RE
Tra gli affettati e le comunioni, 

mangiare ed essere mangiati

(Mangiare ed essere mangiati)
        LA                         SOL
Ed io e te affaticati da un dolore lieve 
                          SIm
e dalle trombe e dalle bandiere
                    LA
Sorridenti e circondati, sommersi o salvati?


RE                              FA#m7
 Beato il cane al passo del padrone
                              SIm
E che è uno stupido per vocazione
                                SOL
E chi, siccome tiene un osso in bocca
      SOLm           RE
Non dirà la sua opinione
                           FA#m7
Beati tutti gli uomini per bene
                              SIm
Chi non sapeva e chi non vuol sapere
                      SOL        SOLm     LA
E chi ha confuso l'abitudine con la felicità

                                  SOL
Ed io rinnego tutto prima del blackout, 
                      LA
prima che faccia notte
                          SOL
Prima che il vento arrivi 
                           RE
e il gallo canti tre volte
               FA#m               SIm
(Pai, pa-pa-pa-pai, pai, pa-pa-pa-pai)
               SOLadd9
(Pai, pa-pa-pa-pai, pa-pai-pa-pai-pa)

RE                              FA#m7
 Beato il cane al passo del padrone
                              SIm
E che è uno stupido per vocazione
                                SOL
E chi, siccome tiene un osso in bocca
      SOLm           RE
Non dirà la sua opinione
                           FA#m7
Beati tutti gli uomini per bene
                              SIm
Chi non sapeva e chi non vuol sapere
                      SOL        SOLm     RE
E chi ha confuso l'abitudine con la felicità
             FA#m            SIm           
(Ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta
                      SOL        SOLm     RE
E chi ha confuso l'abitudine con la felicità
             FA#m            SIm             SOL
(Ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta, ta-ta-ta-ta-ta)
  SOLm      
E girano, girano gli uomini

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Classici Italiani

L'Abitudine è un brano scritto e interpretato da Francesco Gabbani, pubblicato come singolo nel 2023 e che nasce per fare da colonna sonora alla seconda stagione del suo programma televisivo "Ci vuole un fiore"; si tratta della sua prima prova da presentatore televisivo, con cui confeziona un programma interamente dedicato all'ambiente ed alla sostenibilità. La canzone si presenta come una vivace ballata pop che racconta la triste rassegnazione di chi vive per abitudine.

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L'autore del post

Alberto Moneti

36 anni, polistrumentista: pianoforte, chitarra, batteria, clarinetto. Ha conseguito la licenza in teoria musicale e solfeggio presso il Conservatorio Cherubini di Firenze. Dal 1997 è organista presso la Basilica di Santa Maria del Sasso, a Bibbiena (AR).