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L’Alluvione: Accordi

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Parlato: REm “...O Rosa, ma che l'ha chiuso l'acquaio ieri sera? E sento un gran pisciolio d'acqua!” “A Gesilao, vien via, e tu lo sai e' la solita storia: l'e' la sora Algisa di' ppian di sopra, il su' marito l'è anna'o ni'bbagno e lei la fa pisciare il figliolo dalla finestra Su' mi fiori, a Gesilaaao! Va a digni qualche cosa te sennò qui l'e' buriana!” Vabbe' Rosa...e andro'a vedere, ma... o dio Rooosa...icch'e' successo... uuuh quanta roba gialla che passa! Oh mammina, il sor Steccheti sull'armadio... o' ndo'e torna di casa... ooh ooh oh rooosa.... REm Nuoti sommerso in un mare di cacca LA non sai se d'uomo oppure di vacca non sai capire icche te successo REm ti pare troppa per esser d'un cesso E mentre cerchi di restare a galla SOLm l'Arno trabocca laggiù dalla falla REm scorre veloce per via Tornabuoni LA REm al Davide lava fremente i coglioni Sei trascinato per via Calzaioli LA e pensi che ieri dicevi ai figlioli "Sarà, ma domani, Maremma Puttana, REm ll'è pioggia, c'ho un callo che segna buriana!" E tutt ad un tratto sei nel battistero SOLm ti par di sognare ma invece ll'è vvero REm quel mondo dorato di santi e Gesù LA REm lo tocchi con mano, gliè sceso quaggiù REm Ma se vomitato e gettato in via Roma LA e ridi e tu ridi pensando alla chioma che porgerle schiava dovea la vittoria REm e poi, come Pisa, l'ha presa in meloria! E via bordeggiando per mille stradine SOLm in quattro e quattr'otto sei già'lle Cascine REm là dove c'erano tanti finocchi LA REm adesso ci cantano quattro ranocchi Fermati palle, via fermati adesso LA lascia che l'acqua ti scorra un po' addosso "Attaccati a un palo, su, non fare il pazzo!" REm se un tu c'hai il palo attaccati a i' lilli Ma la corrente la ti porta via SOLm in su la Piazza della Signoria REm là dove Cosimo monta a cavallo LA REm a icchè tutt'attacchi? A i'lilli d'i'lallo REm Tutte le statue che son sui'ppiazzale LA berciano in coro "Ma questo è triviale!" lo dice Ercole e sotto c'ha Caco REm che di quell'acqua oramai ll'è briaho Grida oloferne con la su Giuditta SOLm e la Medusa che ll'è la più dritta REm perché Perseo co na sciabolata LA REm sul pelo dell'acqua la testa glià arzata Morificato per questa gran lagna LA cerchi rifugio alla Loggia di Orcagna Dove il romano fa becco il sabino REm gli soffia la moglie e lo lascia lì cchino Anche il Marzocco un sa più cosa fare SOLm perché i leoni e un sanno nuotare REm senza costume sta llì tutto nudo LA REm "Speramo che l'acqua e un mi freghi lo scudo REm Non hai più salvezza, non hai più speranza LA ovunque c'è cacca in frenetica danza e trascinato dall'onda feroce REm giungi stremato in Santa Croce Dante di marmo, poeta divino SOLm mira sdegnato l'immane casino REm "Oh, Fiorentini, m'avete esiliato? LA REm SOLm REm LA REm Prendete la merda che Dio v'ha mandato!"
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Credits

Autore: MARASCO RICCARDO
Copyright: © BIRBA EDIZ. MUS. SAS
 

L’Alluvione: Video

L'Alluvione è un brano scritto e interpretato da Riccardo Marasco, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1971. Si tratta di una delle prime incisioni del noto cantastorie fiorentino, reduce dal successo riscosso con il recital "Firenze sboccata" e che avrebbe dato il via ad un genere popolare molto personale e "Sui generis". È uno dei suoi cavalli di battaglia e racconta in maniera tragicomica l'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966. Un rocambolesco viaggio, tra acqua e nafta, per le vecchie vie di Firenze.

 

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L'autore del post

Foto dell'autore
Alberto Moneti
36 anni, polistrumentista: pianoforte, chitarra, batteria, clarinetto. Ha conseguito la licenza in teoria musicale e solfeggio presso il Conservatorio Cherubini di Firenze. Dal 1997 è organista presso la Basilica di Santa Maria del Sasso, a Bibbiena (AR).