Acoustic B600H: una testata che ogni bassista dovrebbe avere tra le mani
Oggi voglio parlarvi di un amplificatore per basso davvero interessante anche se poco conosciuto (almeno in Italia). Si tratta di una testata della Acoustic, una casa americana nota fin dalla fine degli anni ’60, e da sempre dedita alla produzione di amplificatori solid state. Non stupitevi se non la avete mai sentita nominare, perché purtroppo esistono molte grandi case che, per un motivo od un altro, rimangono nell’ombra (specialmente qui in Italia). Vi basti sapere che un bassista del calibro di John Paul Jones era solito utilizzare questi amplificatori nelle sue tournee coi Led Zeppelin. Il modello di cui vi parlerò è il B600H.
Ho scelto di presentarvi questo amplificatore perché è il più completo tra quelli prodotti dalla casa. Si tratta, come già detto, di una testata solid state; possiede una potenza massima di 600W a 2 Ohm e ciò significa che vi permette di collegarla a numerosi cabinet. Funziona ovviamente anche a 4 (450W) e a 8 Ohm. Ha due ingressi, uno per gli strumenti attivi e uno per quelli passivi; nella sezione di preamplificazione troverete i controlli di gain e volume, con i quali potrete regolare guadagno e saturazione; inoltre, l’ampli è stato corredato di un equalizzatore parametrico a 6 bande, molto efficace, col quale potrete scolpire il vostro sound: agirete direttamente sulle frequenze più importanti dello strumento quali, 40, 120, 350, 800, 2000 e 5000 Hz.
Se questi 6 controlli non bastassero, ne troverete un altro davvero interessante col quale dar forma al vostro basso, il Frequency Notch Filter: attivabile tramite uno switch, ruotando il potenziometro di questa funzione, sceglierete a quale frequenza, tra 50 Hz e 1 KHz, applicare un taglio di 10 dB. Sempre nel pannello anteriore, troverete l’interruttore Mute per mettere in muto la testata, azionabile anche tramite footswitch, molto utile quando si deve accordare sul palco. Già fin qui, mi pare che le opportunità proposte da questo amplificatore siano davvero elevate, quasi uniche direi. Ma le sorprese non sono finite.
Passando al pannello posteriore della B600H, troviamo anche qui una serie di caratteristiche davvero interessanti. Tanto per iniziare, le possibilità di connessione ai cabinet: due connettori jack da 1/4″ e un connettore speakon. Più a destra troverete invece l’uscita DI XLR con volume dedicato, interruttori Pre/Post Eq e Ground Lift. Immediatamente sotto, sono stati posti la sezione Fx Send/Return, con controllo Dry/Wet per la miscelazione del segnale, e le connessioni Tuner Out e Footswitch. Una dotazione davvero eccezionale, considerato le limitate funzionalità che a volte accompagnano amplificatori molto più blasonati e costosi!
Altro grande punto a favore di questo ampli (e di tutti gli altri prodotti della casa in genere) è il prezzo: meno di 500 €. Unico problema, la reperibilità dell’oggetto. Mi spiego meglio: il B600H si trova abbastanza facilmente in commercio, ma per comprarlo si deve ricorrere ad internet, perché pare che in Italia nessuno si sia interessato né a questo bellissimo amplificatore, tantomeno alla Acoustic come casa (almeno negli ultimi anni, dato che di ampli vintage si trovano pure qui). È davvero un peccato, data la discreta qualità dei prodotti Acoustic, soprattutto considerando che per farsi questa testata più una cassa 8 x 10″ in America bastano appena 1050$ !!!
Chiunque fosse interessato a questo ampli può sempre acquistarselo su internet (si trova facilmente), e considerando anche il fatto che si tratta di una testata solid state, si rischia davvero poco a farsela spedire. L’unico problema potrebbe essere che, data la mancanza di importazione, l’alimentatore dell’ampli è tipicamente americana: 120V/60Hz. Si tratta in ogni caso di un problema minimale, risolvibile con un buon adattatore posto prima della linea, problema che si risolve con poco più di un centinaio di euro.
Qualcuno forse si chiederà perché ho voluto parlare di un prodotto che manca di importatore. Semplice, per dovere di cronaca: mi sembra giusto far conoscere un oggetto valido come questo, soprattutto considerando il suo prezzo davvero contenuto; inoltre, perché mi auguro che, prima o poi, qualcuno si degni di importarlo, assieme a tutti gli altri prodotti Acoustic cosa che, senza informazione, è ovvio non sia attuabile! Spero quindi di aver incuriosito un po’ di persone e di avervi fatto conoscere un prodotto interessante e dalle grandi possibilità.
Per maggiori informazioni consultare la pagina web.
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Gli Acoustic erano una novità negli USA nel 1969 e sono stati molto utilizzati da numerosi bassisti professionisti negli Anni 70, divenendo uno standard come gli amp Ampeg, Fender, ecc. Nei vari filmati del celebre concerto di Woodstock del 1969 si vedono sul palco. Utilizzati da moltissimi bassisti, soprattutto il modello 360. J. Pastorious è cresciuto artisticamente il quel periodo, tra la fine dei 60s e tutti i 70s è chiaro che scelse di utilizzare come molti, gli Acoustic serie professionale.
16 Aprile 2014 alle 05:35Mi sa che costano poco perche la serie top che usava jaco & co è questa http://acousticbassusa.com/index.html
28 Febbraio 2012 alle 15:45se per questo anche john deacon (queen). ha sempre suonato con le acoustic 350 che per lo più ho visto collegate alle sunn 4×12
12 Febbraio 2012 alle 22:21Ciao Marcello,
31 Ottobre 2010 alle 15:42sai che questo non lo sapevo proprio?! Grazie dell’info,
saluti,
Alessio
è stato anche l’amplificatore di uno dei migliori bassisti della storia della musica.Jaco Pastorius.
E non dico cotica….;-D
30 Ottobre 2010 alle 14:41