EMG 60: sound bilanciato e versatile
Ieri abbiamo parlato degli EMG 81, pickup utilizzati quasi prettamente al ponte (a parte in certi casi dove si ricerca un suono più che graffiante anche al manico). Oggi voglio invece parlarvi di una delle sue controparti più diffuse alle quali viene solitamente affiancato, l’EMG 60. So che non è l’unico con cui crea una buona amalgama, d’altronde ne ho parlato più approfonditamente ieri, ma in ogni caso è sicuramente quello con cui si riesce ad avere la maggiore versatilità sonora. È proprio per questo motivo che ho scelto di parlarvene.
Si tratta di un pickup attivo dalle caratteristiche sonore molto interessanti: dotato di magnete ceramico ed avvolgimenti speciali – proprio come l’81 – possiede un’uscita davvero elevata, ma con toni estremamente bilanciati: medie molto spinte, basse rocciose e alte taglienti come lame. Proprio quest’ultima caratteristica fa si che ogni nota suoni in maniera molto distinta; inoltre, ricchissimo di armoniche, è il pickup perfetto per assoli di ogni tipo: potrete utilizzarlo per il blues più pulito, come per le distorsioni più tirate. Lui non vi deluderà mai!
Come con ogni EMG, potrete scegliere se ordinarlo nero, bianco o avorio, oppure nelle versioni Chrome e Gold. Inoltre è disponibile anche nella variante 60X che presenta un suono più aperto, volto ad eliminare il gap tra pickup attivi e passivi; è la scelta perfetta se suonate insieme ad altri chitarristi che utilizzano trasduttori passivi, poiché con la versione standard, altrimenti, non riuscirete a farvi spazio nel mix.
In più, troverete in dotazione nella scatola un connettore speciale che non necessita di saldature per collegare il pickup all’impianto, i potenziometri di volume e tono, il jack d’uscita, viti e molle. Insomma, tutto il necessario per rimpiazzare la vecchia elettronica con strumentazione di qualità! Ultima nota il prezzo: 70 – 90 € le versioni standard e circa 100 – 110 la X. I prezzi ovviamente oscillano abbastanza, e se riuscite a trovarli usati, o su ebay risparmierete qualcosina.
Per maggiori informazioni consultare la pagina web.
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Caro Gabriele, mi fa molto piacere che tu mi abbia dato questi consigli. In effetti, hai ragione, normalmente tedo ad andare abbastanza sullo specifico e immagino possa essere un po’ complicato seguire certi passaggi, specialmente quando ancora non si è entrati a fondo nelle terminologie tecniche, oppure non si sono acquisite certe conoscenze.
In ogni caso, mi hai dato un ottimo spunto su cui lavorare. Cercherò, in futuro, di creare un qualcosa di simile a ciò che mi hai suggerito, perché trovo che sia un’idea davvero interessante.
Grazie ancora!
6 Febbraio 2010 alle 14:00Salve, come già detto apprezzo molto il vostro sito. Tuttavia, essendo abbastanza ignorante in materia, penso che possa essere utile per i principianti come me una sezione dove si spiega come si distorce una chitarra , come funziona la distorsione, che differenza c’è tra pickup attivi-passivi, “uscita davvero elevata” per fare qualche esempio: una sorta di manuale per distorsione (anche comprendendo il discorso del basso). Però prendendola molto alla larga, io trovo molta difficoltà a seguirvi nei termini tecnici… Solo un suggerimento. Continuate così!!
5 Febbraio 2010 alle 19:08