EMG 81, lead per antonomasia
Oggi voglio parlarvi di pickup e precisamente degli EMG 81. Si tratta probabilmente del modello più conosciuto ed apprezzato della casa, quello che più di ogni altro ha rivoluzionato il mercato. Forse vi sembrerà un’affermazione azzardata, ma in fondo è la pura verità: l’avvento di EMG e dei suoi pickup attivi ha segnato in maniera indelebile il trend di mercato, facendone guadagnare a questo tipo di trasduttori un’importante fetta.
Entrando nel particolare, gli 81 utilizzano un magnete ceramico molto potente e degli avvolgimenti particolari: questi sono i veri responsabili del tanto amato sound degli 81, ricco di high end cut e con un sustain inimmaginabile. Con questo sound molto potente, grosso, ricco di basse, ma al contempo graffiante, sono l’ideale per generi spinti come hard rock, e metal in genere.
L’utilizzo consigliato per questo pickup è nella posizione al ponte, dove sicuramente da il meglio di sè; alcuni lo utilizzano anche al manico, e con questo set up potrete ottenere delle sonorità per così dire “ruggenti”. Normalmente viene invece affiancato all’EMG 60, nella posizione al manico, in modo da creare un accoppiata molto versatile. Un’altra possibilità davvero interessante è quella di affiancarlo ad un 85 (sempre al manico), dal sound molto più liscio e rotondo, accoppiata che è ormai diventata un classico. Va molto bene anche con l’89, che è molto simile all 85, ma ha la possibilità di essere splittato.
Un’ulteriore caratteristica che rende grandi questi pickup è il montaggio: non c’è bisogno di alcuna saldatura! Basta montare il tutto e collegarlo con gli speciali connettori EMG. Fare un cambio di set up non è mai stato così facile, al punto di poterlo fare anche pochi minuti prima di salire sul palco. In più, EMG, compresi nella confezione include un intero set di elettronica per il vostro strumento: il cavo di cui vi parlavo prima, i due potenziometri per tono e volume, il connettore per la batteria a 9V, un connettore jack per l’uscita e le viti per il pickup. E ovviamente, anche tutto questo non necessita la minima saldatura.
L’EMG 81, come la maggior parte dei suoi simili, è disponibile a scelta tra nero, bianco e avorio. Inoltre, è prodotto anche delle versioni Chrome e Gold. Esistono anche altre due varianti dell’81, la X e la TW. A differenza delle prime due, dove ciò che cambia è soltanto l’estetica, in questo caso cambia pure la sostanza. Per quanto riguarda l’81X la differenza sostanziale sta nel sound: rispetto alla versione standard ha un headroom maggiore, che si traduce in un sound più aperto, anche se mantiene pur sempre la chiarezza e la tipica risposta EMG. La versione X (in genere) colma il gap che normalmente esiste tra un pickup attivo e un passivo: se suonate insieme ad un altro chitarrista che utilizza pickup passivi scegliete la versione X, o rischierete di scomparire nel mix!
La versione TW, da un punto di vista sonoro, è invece sostanzialmente identica alla standard: differisce nel fatto che non è un humbucker classico, ma bensì un dual-coil e quindi può essere splittato. Altra caratteristica importante sta nel fatto che possiede due preamp, appositamente ottimizzati per la modalità dual-coil l’uno, e per quella single-coil l’altro. Utilizzato normalmente suona come un classico 81; se splittato (attraverso un potenziometro push/pull), acquista le caratteristiche tipiche di un single-coil. Può risultare molto utile in certi utilizzi.
Il prezzo di questo pickup è di circa 70 – 85 € per le versioni standard, 90 – 100 per le versioni Gold e Chrome, circa 110 per la X.
Per maggiori informazioni consultare il sito internet.
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Da possessore lo apprezzo moltissimo !
lo uso su una delle mie 2 chitarre da solo, la configurazone che ho è abbastanza estrema , un solo pick up, un solo volume , per il lead e ritmiche molto spinte non uso effetti, sono diretto dentro il mio valvestate v40 primi anni 90 , per il clean gli ho un aiuto usando sul send/return una g2,1 con una patch fatta apposta .
se c’è solo una critica da fargli è legata al calore che da, non è campo suo .
ah, io lo uso in accoppiata alle corte dunlop ” zakk wylde” , gli danno decisamente una marcia in più in definizione
18 Novembre 2014 alle 16:27