Quanti di noi hanno in casa una chitarra acustica o una classica, magari eredità paterna, o regalata da qualche cugino o amico?! Tanti immagino. Spesso si tratta di una tipica chitarra da spiaggia – o da fiume, come piace definirla a me! – che forse non sarà gran che, ma alla quale siamo legati da qualche vincolo affettivo. A molti probabilmente capiterà di utilizzarla di rado e solo in contesti che non necessitano di amplificazione, ma sicuramente a qualcuno sarà anche capitato di avere bisogno di collegarla ad un impianto. Quando ci si trova in queste condizioni di solito sono due le possibilità di scelta: mettere un microfono davanti alla cassa, con tutti gli inconvenienti che comporta – specialmente dal vivo, oppure optare per un nuovo acquisto, già dotato di preamplificatore. In realtà c’è un’altra possibilità intermedia, decisamente economica e molto pratica: inserire un bel pickup piezo nella cassa. Oggi vi dirò come fare.

Non sarà forse il modo migliore per amplficare un’acustica o una classica, ma si tratta sicuramente di una scelta conveniente e molto pratica, specialmente se volete utilizzare la vostra chitarra sul palco. L’operazione è davvero di una semplicità disarmante: tutto ciò di cui avrete bisogno sono un pickup piezo, un calibro e un trapano. I pickup piezoelettrici (di solito) sono dei piccoli dischetti di metallo collegati ad un connettore jack, in grado di catturare le vibrazioni del vostro strumento e di trasformarle in un segnale elettrico da mandare poi (attraverso il jack che sarà inserito nella cassa) ad un amplificatore, oppure direttamente all’impianto. Detto questo, possiamo dedicarci alla parte pratica del nostro progetto.

La prima cosa da fare è decidere se volete bucare o no la cassa della chitarra. Esistono infatti due tipi di pickup piezoelettrici, quelli per uso interno, che sono invisibili perché vengono installati all’interno della cassa (necessitano però di un foro per inserire il connettore jack), e quelli per uso esterno, che saranno pure più brutti da vedere, ma consentono di non bucare la chitarra, grazie ad un particolare connettore che può essere applicato esternamente sul legno. Una volta trovato il piezo che fa per voi (ce ne sono vari tipi, più o meno economici, ma di solito tutti nell’ordine dei 15 – 20 €) dovrete per prima cosa trovare il punto migliore dove posizionarlo.

Per questa operazione, sia che scegliate un trasduttore interno o esterno, dovrete posizionarlo sulla tavola superiore della vostra chitarra; collegherete un jack al connettore e lo attaccherete ad un impianto. In questo modo potrete ascoltare il suono della chitarra e modificare la posizione del pickup in tempo reale. Per questa operazione vi consiglio di far suonare la chitarra a qualcuno, mentre voi testerete le varie posizioni del trasduttore: vi renderete conto meglio del suono che esce. Un buon punto da cui partire è comunque la zona immediatamente sottostante al ponte; qualche centimetro più in basso e in posizione più arretrata di solito rende bene. Ad ogni modo, è solo questione di gusto personale.

L’unico consiglio che posso darvi per il corretto posizionamento del pickup è quello di scegliere il punto in cui troverete il miglior bilanciamento sonoro tra basse medie e alte. Per migliorare il suono ci sono sempre gli equalizzatori! Non appena avrete trovato la posizione “perfetta” il più è fatto! A questo punto vi rimane soltanto da installare il pickup. Se avete scelto la versione esterna, fissate prima il trasduttore (di solito basta usare il biadesivo che troverete sulla parte inferiore della capsula) e poi scegliete dove applicare il jack d’uscita. Nel caso abbiate scelto la configurazione interna, dovrete per prima cosa togliere le corde (allentarle al massimo, al limite); terminata questa operazione, misurerete il diametro del connettore con un calibro, sceglierete la punta adatta per il trapano e sarete pronti per forare. Vi consiglio di utilizzare un trapano a velocità regolabile e forare lentamente, in modo da non sciupare il body.

Di solito le acustiche possiedono già un attacco per la cinghia; se il vostro pickup è uno di quelli che possiedono una femmina che funge anche da attacco per la cinghia vi conviene eliminare quello originale della vostra chitarra e sfruttare il foro che c’è già per la vite; bucherete allora in questo punto e inserirete il jack da dentro la cassa. Se la vostra chitarra non possiede l’attacco per la cinghia, allora starà a voi decider dove fare il buco per il jack. Tornando al nostro foro, una volta fatto – come appena detto – dovrete inserire il connettore dall’interno della cassa e fissarlo in modo appropriato; fatto questo, non dovrete far altro che applicare la capsula del trasduttore in corrispondenza del punto desiderato. Terminata anche questa operazione sarete pronti per qualsiasi concerto!

Come vi ho già detto questo non è certo il modo qualitativamente migliore per amplificare uno strumento acustico, ma è di gran lunga il più pratico ed economico. I microfoni, infatti, per un uso live sono decisamente sconsigliabili, in quanto tendono a “pescare” tutto ciò che sta intorno, a fischiare e a cambiare resa sonora in base ai vostri movimenti; nel caso dei microfoni direzionali, poi, c’è addirittura il rischio che muovendosi si esca dal raggio del microfono! Certo, se la vostra è una chitarra di valore, o che suona davvero bene, allora ci sono soluzioni decisamente più adatte (date un’occhiata al sito della Schertler!), ma se la vostra è una chitarra “da battaglia” allora il piezo è la soluzione perfetta: darete alla vostra chitarra una nuova vita!

 

L'autore del post

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Alessio Falsini
37 anni, laureato in lingue, suona il basso e la chitarra elettrica dall'età di 16. Tecnico del suono oltre che musicista, studia e sperimenta tecniche di registrazione ed amplificazione.